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Lorenzo Tarpani

Lunedì 29 dicembre FONTE IL GIORNALE DELL'UMBRIA di Nicola Agostini «La verità? Ci tenevo tantissimo a chiudere il 2014 come miglior cannoniere umbro. È una Scarpa d’oro che ha un valore speciale. La dedico a nonna Bruna. Da marzo non c’è più e da allora non ho mai smesso di segnare». Già, 21 gol in 33 gare, da gennaio a dicembre, con la maglia del Todi, in Eccellenza, per Lorenzo Tarpani (nella foto). Incurante dei suoi 39 anni, il bomber non smette più di segnare. 13 centri in questo campionato, con tanto di vetta dei cannonieri, 5 nel finale della passata stagione più 3, decisivi per la salvezza, ai playout. LE DUE DONNE DELLA SUA VITA - «Ve l’ho detto qual è il segreto. È la mia nonnina che mi aiuta da lassù. Abbiamo dormito nello stesso letto finché non mi sono sposato. Prima di dormire ci facevamo sempre una partita a briscola o a 151. E quante gare del Perugia ci siamo visti insieme nel parterre. Mi ha insegnato tutti i cori». Da una donna all’altra. «Ogni gol è per mia moglie Michela. Bacio la fede e lancio uno sguardo sugli spalti. Peccato che a Città di Castello lavorasse e non fosse in tribuna. Appena riviste le immagini in tv mi fa: “Scusa, a chi avresti dedicato il gol oggi?”. E non posso non ringraziare anche il mio babbo, Mariano. Non si è mai perso una partita in tutti questi anni». LO STAKANOVISTA - Un 2014 da incorniciare e dire che in estate il buon Lorenzo pensava di non essere all’altezza... «Ci eravamo salvati all’ultimo tuffo con il Todi. Sapevo che la società avrebbe allestito una squadra giovane e che avrei avuto ancora maggiori responsabilità. Mi ripetevo: “E se quest’anno non segni?”. Così, dal giorno dopo i playout, ho corso tutti i giorni. Sono andato in vacanza insieme a Max Benassi. Dieci giorni al mare, dieci giorni di ripetute: 8 volte i 600 m tutti i giorni». LE BACCHE SPECIALI MADE IN... RUSSO - E la partenza sta lì a confermare come Tarpani abbia trovato l’elisir di lunga vita... Merito anche delle bacche di Goji.. «Questa storia delle bacche ormai è sulla bocca di tutti - sorride -. Tutto è nato quest’estate quando Adriano (l’ex Grifone Russo ora al Frosinone ndr)è venuto a Todi e abbiamo fatto una partita a tennis. Come è finita? Diciamo che è venuto a prendere qualche lezione da me. Sotto la doccia però ho visto che era tiratissimo. “Ammazza Adrià, sembri una corda di violino”. Lui è celiaco e mi è messo a spiegare tutta la sua alimentazione e alcuni prodotti naturali tipo le bacche di Goji. E così ho cominciato a seguire qualche consiglio». Sull’alimentazione non servivano però... «Diciamo che sono già abbastanza fissato e Michela ne sa qualcosa». L'ELISIR DI LUNGA VITA - Tarpani in campo fino a 50 anni quindi... «Ogni volta che vedo Lorenzo Riommi fra i pali mi sento vecchio perché penso che ho giocato con Gianluca, il babbo, nei miei primi anni a Todi. A proposito, Lorenzo è proprio forte. Ma il Todi ha molti ragazzi interessanti, del posto, che sono cresciuti tantissimo in questi anni: penso a Lepri, Coata, Banelli e Perugini. Negli anni a venire sapranno regalare grandi soddisfazioni al Todi. RE LEONE E SIMBA - Senza dimenticare quello che resta il mio pupillo:Alessandro Tascini. Per me è un fratellino, io sono Re Leone e lui è Simba.Non sa neanche lui quanto sia forte. A 22 anni ha grandissimi margini di miglioramento. Deve essere più cinico sottoporta. Ma anche io all’inizio ero come lui. Metterà 10 cross a partita. Io lo ringrazio ma deve essere meno generoso e pensare di più al gol. Il prossimo anno però deve per forza giocare almeno in D». UN AGGETTIVO PER TUTTI - Tre nomi, tre aggettivi: Nofri? «Allenatore da serie A che arriverà in serie A». Montori? «Vuol dire ambizione». Conti? «Rivelazione, proprio bravo». IL REGALO E L'AUGURIO - Ma il più bel regalo di Natale? «Il messaggio di auguri su Facebook del mio idolo Marco Negri. Non me l’aspettavo davvero. Che fine ha fatto la sua foto? È sempre sul mio comodino. Da nonna Bruna a mia moglie Michela, vado sempre a letto con Negri». E il regalo per il 2015? «Spero che Tascini vinca il Pallone d’oro del calcio umbro. Dal Re Leone a Simba. C’è qualcosa che non torna?». LA CARRIERA DEL RE LEONE Per Lorenzo Tarpani è la seconda Scarpa d’oro degli ultimi anni. L’attaccante del Todi era stato il più prolifico anche nell’anno solare 2009, anno in cui si è aggiudicato anche il Pallone d’oro del calcio umbro. A seguire si sono aggiudicati il titolo Dario Tranchitella del Castel Rigone, Simone Antonini della Clitunno, Marco Gaggiotti del Valfabbrica e, nel 2013, Adnane Essoussi del Sansepolcro. Quest’anno sono 21 i gol messi a segno da Tarpani in 33 gare. Alle sue spalle Alessandro Tomassoni nonostante le 26 reti segnate con la Nuova Gualdo Bastardo. Ogni gol firmato in Promozione ha infatti un coefficiente 1, quelli segnati in Eccellenza vanno moltiplicati per 1,25 e quelli in serie D per 1,5. Ecco perché, nella speciale graduatoria della Scarpa d'oro, le reti di Tarpani sono in pratica 26,25 contro le 26 di Tomassoni. Terzo posto per Mattia Sacco della Trasimeno a quota 19. Tarpani, perugino doc, ma tuderte d’adozione, che ha spento 39 candeline lo scorso 16 ottobre, ha vestito fra i Pro le maglie di Arezzo (C1), Rondinella, Montevarchi, Sansovino e Gubbio (C2) firmando 34 reti nei campionati professionistici. Fra i dilettanti ha giocato nelle fila di Nestor, Nocera e Todi mettendo a segno altri 258 gol, senza considerare le coppe. Di questi 258 gol,216 sono stati segnati con la maglia del Todi, per un totale di 292 reti in carriera. Traguardo che ne fa il miglior cannoniere della storia biancorossa. Un bottino che il Re Leone vuole incrementare con la quota 300 ormai ad un passo.

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